gli affreschi di scuola giottesca

Appena entrati in chiesa dalla porta maggiore si puo notare, sulla parete a destra, una serie di affreschi, messi in luce nel 1935 e recentemente restaurati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Verona: occupano una superfice di m. 10,45 di lunghezza e di m. 6,50 di altezza. Sono divisi in tre zone orizzontali con diciotto riquadri e rivelano uno stile tardo giottesco, databile intorno alla seconda metà del XIV secolo. Sono attribuiti dagli studiosi a Martino e Jacopo da Verona. Gli affreschi rappresentano scene dalla vita di S. Benedetto, cosi come narrata nel secondo libro dei “Dialoghi” di S. Gregorio Magno, papa benedettino. Gli episodi di susseguono nello stesso ordine delle “Storie di S. Benedetto” affrescate nella chiesa inferiore del monastero del “Sacro Speco” a Subiaco (Roma) dal ” Mastro Consolo” nel XIII secolo, dipinte successivamente nella sacrestia della chiesa di S. Miniato al Monte a Firenze da Spinello Aretino nella seconda metà del XIV secolo, e poi affrescate ancora nel chiostro dell’abbazia di monte Oliveto Maggiore (Siena) da Luca Signorelli e da Giovan Antonio Bazzi ( detto il “Sodoma”) tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

Gli episodi si susseguono nell’ordine seguente:

Prima zona (in alto da sinistra a destra): 1) L’abbandono della casa paterna. 2) Il miracolo del vaglio di creta. 3) Il sacro Speco. 4) La conversione dei mandriani. 5) La vittoria sulla concupiscenza.
Seconda zona (al centro): 1) Il miracolo di Vicovaro. 2) S. Benedetto e S. Scolastica col monachino resuscitato. 3) I primi oblati e la fondazione dei primi dodici monasteri. 4) La resurrezione del figlio del rustico. 5) L’ edificazione di Montecassino. 6) La resurrezione del piccolo monaco operaio.
Terza zona (in basso): qui le scene della vita di S. Benedetto sono rappresentate sotto una edicola sostenuta da sottili colonnine, con la quale l’artista ha voluto certamente rappresentare l’oratorio di San Giovanni Battista di Montecassino, sorto sull’antico tempio di Apollo: 1) Il miracolo della roncola del Goto (conservato solo in parte). 2) S.Benedetto riceve l’ultima comunione. 3) La visione dell’anima di S. Scolastica che sede al cielo. 4) L’ agonia del Santo. 5) La morte del Santo fra la costernazione dei monaci. 6) S. Benedetto, dopo la morte, portato in trionfo.
L’ultima scena sulla parete della facciata è irriconoscibile. L’insieme degli affreschi, con la potenza espressiva delle figure e con la sfumatura dei colori e delle scene, fa di questa parete una magnifica pagina miniata, che basterebbe da sola a dare celebrità all’abbazia.