PM.38.3 Annunciazione

Secondo Maestro di San Zeno (?)

ANNUNCIAZIONE (Terzo decennio XIV sec.)

All’inizio del ‘300 grazie al nuovo interesse degli scaligeri per Villanova, assistiamo ad    un importante rinnovamento della chiesa abbaziale; le pareti che fino a quel momento erano rimaste nude, vengono dipinte con vaste raffigurazioni sacre che, quasi per “horror vacui” si estendono con motivi a riquadri a imitazione delle tappezzerie, su buona parte delle muraglie. Anche spazi all’apparenza inutilizzabili, come sopra agli archi delle absidi, vengono dipinti, adattando le figure alle forme di risulta. È il caso  dell’Annunciazione, una delicata rappresentazione dipinta sopra l’abside a sud, dell’area presbiteriale di cui rimane visibile solo una sottile fascia confinata tra l’arco dell’abside nella parte inferiore e superiormente dalle volte a crociera costruite nel ‘700. È raffigurato a sinistra l’Angelo Annunciante, al centro all’interno di una forma polilobata l’agnello sacro e a destra in abito bianco la Madonna (purtroppo un po’ rovinata). Si riconoscono molte affinità con la santa superstite della Madonna in trono e santi, sia nel disegno del volto, delle mani e nella lavorazione dell’aureola. Altre evidenti somiglianze sono state riscontrate con l’Annunciazione nell’ambulacro superiore di Santo Stefano a Verona, rimandando sempre allo stesso autore: il Secondo Maestro di San Zeno. 

(Irnerio De Marchi “Le opere d’Arte dell’ Abbazia di Villanova”-2022)

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