Secondo Maestro di San Zeno (?)
ANNUNCIAZIONE (Terzo decennio XIV sec.)
All’inizio del ‘300 grazie al nuovo interesse degli scaligeri per Villanova, assistiamo ad un importante rinnovamento della chiesa abbaziale; le pareti che fino a quel momento erano rimaste nude, vengono dipinte con vaste raffigurazioni sacre che, quasi per “horror vacui” si estendono con motivi a riquadri a imitazione delle tappezzerie, su buona parte delle muraglie. Anche spazi all’apparenza inutilizzabili, come sopra agli archi delle absidi, vengono dipinti, adattando le figure alle forme di risulta. È il caso dell’Annunciazione, una delicata rappresentazione dipinta sopra l’abside a sud, dell’area presbiteriale di cui rimane visibile solo una sottile fascia confinata tra l’arco dell’abside nella parte inferiore e superiormente dalle volte a crociera costruite nel ‘700. È raffigurato a sinistra l’Angelo Annunciante, al centro all’interno di una forma polilobata l’agnello sacro e a destra in abito bianco la Madonna (purtroppo un po’ rovinata). Si riconoscono molte affinità con la santa superstite della Madonna in trono e santi, sia nel disegno del volto, delle mani e nella lavorazione dell’aureola. Altre evidenti somiglianze sono state riscontrate con l’Annunciazione nell’ambulacro superiore di Santo Stefano a Verona, rimandando sempre allo stesso autore: il Secondo Maestro di San Zeno.
(Irnerio De Marchi “Le opere d’Arte dell’ Abbazia di Villanova”-2022)